Alluminio e pellicola da cucina: come usarli correttamente
La carta stagnola fa male? E la pellicola trasparente? La risposta a entrambe le domande è no, a patto però di utilizzarle con le dovute accortezze. Qui ti spiego tutto!
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Presentazione
Sono iscritto a diversi gruppi facebook di cucina e, periodicamente, si scatena una caccia alle streghe ogni qualvolta che qualche utente condivide una foto di cibo conservato in una vaschetta di alluminio o nella carta stagnola. A uno come me, che all’università ha seguito un corso di studi scientifico e che ha sposato una biologa che (fra le altre cose) si occupa anche MOCA (Materiali e Oggetti a Contatto con Alimenti), leggere certe stupidaggini provoca un discreto mal di pancia… ho quindi pensato di fare un po’ di chiarezza. Per rendere più fruibile il contenuto l’ho strutturato sotto forma di domande e risposte. Buona lettura!
Domande frequenti
L’alluminio resiste al calore e non ha problemi con i cibi grassi come burro, formaggi o affettati. Puoi tranquillamente utilizzare la carta stagnola per conservare un salame (grasso) aperto. Allo stesso modo puoi conservare in congelatore o cuocere cibi (purché non acidi) nelle vaschette di alluminio.
L’alluminio non va invece mai utilizzato per conservare o per cuocere cibi acidi o fortemente salati. In quel caso potrebbe migrare negli alimenti e dare effetti neurotossici.
La pellicola trasparente, a differenza dell’alluminio, non ha problemi con i cibi acidi o salati.
Se ad esempio hai utilizzato metà di un limone e vuoi conservare l’altra metà, puoi farlo tranquillamente.
La pellicola trasparente però non resiste al calore e non va usata per conservare cibi grassi quali burro, affettati o cibi unti. In quel caso potrebbero migrare sull’alimento alcune sostanze in grado di causare alterazioni al nostro sistema endocrino.
No, l’alluminio è neurotossico ma non è cancerogeno. In altre parole può favorire il morbo di Alzheimer ma non provocare cancro. In ogni caso, è bene utilizzare l’alluminio in cucina sempre nel modo corretto così da non farlo migrare sul cibo. Anche perché assumiamo alluminio non solo attraverso al cibo ma anche anche da altre fonti (ad esempio è presente in tantissimi deodoranti, nei dentifrici, ecc.)
Dipende dalla tipologia di alimenti e dalla temperatura. In generale puoi trovare indicazioni nella confezione del prodotto ma è comunque bene farsi un’infarinatura sull’argomento. A tal proposito dai un’occhiata alla campagna informativa sul corretto uso dell’alluminio in cucina sul portale del Ministero della Salute.
Dipende… La pellicola trasparente può contenere sostanze chiamate interferenti endocrini. Tali sostanze possono influire sulla riproduzione, sul metabolismo e sul comportamento; questo anche a distanza di anni dall’assunzione. Gli effetti collaterali possono ricadere non solo su di noi ma anche sui nostri figli (quindi se la mamma assume interferenti endocrini in gravidanza, gli effetti potrebbero vedersi anche sui suoi figli. Andando ad interferire con gli organi riproduttivi gli interferenti endocrini possono “indirettamente” provocare cancro al seno o alla prostata.
Conclusioni
Quando compri una confezione di alluminio o una pellicola da cucina leggi sempre attentamente l’etichetta. Troverai indicate le corrette modalità di utilizzo così da evitare la migrazione sugli alimenti di sostanze potenzialmente dannose per la salute.
Grazie, ho ritenuto molto utile quanto quai scritto. Ti vorrei chiedere, gentilmente se puoi parlare anche delle diverse tipologie di pellicole. Elvira
Grazie del commento Elvira 🙂 In realtà sulla tipologia di pellicole non c’è molto da dire.
Fondamentalmente i produttori possono usare PVC o PE.
Il PVC aderisce benissimo alle superfici ma migra sugli alimenti (quelli grassi/unti) ed è meno resistente.
Il PE è meno problematico dal punto di vista della migrazione sugli alimenti, è anche più resistente ma aderisce male alle superfici.
I produttori non sono obbligati a dirti di che materiale sono fatte le loro pellicole ma leggendo le avvertenze sulla confezione puoi farti un’idea del materiale di cui sono fatte.
Per cui l’indicazione resta sempre la stessa: leggere le avvertenze sulla confezione per capire dove la pellicola può essere usata e dove no.
Materia chiara e diretta con spiegazioni molto interessanti e utili.
Complimenti.
Grazie mille Fabrizio 🙂
Grazie mille per la precisazione