Come conservare l’aglio

Una volta conservavo l’aglio nei sacchetti di carta, ma lo trovavo spesso andato a male o germogliato. Poi sono passato a questo sistema e non l’ho più abbandonato.

Come conservare l'aglio

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Indice

Introduzione

Quando ho iniziato a muovere i primi passi in cucina (ero uno studente fuori sede) avevo sempre il problema della conservazione dell’aglio. Mi capitava un sacco di volte di ritrovarmi con l’aglio andato a male o germogliato proprio nel momento del bisogno. All’epoca ero solito conservare le intere teste di quest’ortaggio all’interno di un sacchetto di carta, come del resto consigliano un po’ tutte le guide di cucina. Devo dire che con quel sistema di conservazione io non mi sono mai trovato e nel periodo universitario, anche per evitare discussioni con i coinquilini che non amavano questa pianta della famiglia delle liliacee, ho spesso ripiegato sull’aglio in polvere essiccato. Fortunatamente col tempo sono rinsavito e ho scoperto che il modo migliore per conservare questo ortaggio è all’interno di un barattolo stoccato in un pensile della cucina.

Come conservare l’aglio secco

Tempo richiesto: 5 minuti

Questo sistema è adatto alla conservazione dell’aglio secco (quello facilmente reperibile in qualsiasi periodo dell’anno) e non funziona con l’aglio fresco.

  1. Separa le teste

    Se hai acquistato l’aglio in trecce comincia a separare le singole teste.Teste d'aglio intere

  2. Separa gli spicchi

    Afferra la sommità di ogni testa d’aglio e separa i singoli spicchi.Separare i singoli spicchi d'aglio

  3. Trasferisci gli spicchi in un barattolo

    Trasferisci gli spicchi d’aglio (senza rimuovere la camicia) all’interno di un barattolo di vetro o plastica avendo cura di lasciare il coperchio parzialmente aperto (altrimenti marcisce nel giro di pochi giorni).Trasferire gli spicchi d'aglio in un barattolo

  4. Riponi il barattolo al buio in luogo asciutto

    Riponi il barattolo al riparo dalla luce diretta all’interno di un pensile della cucina. L’aglio così conservato si mantiene tranquillamente per più di un mese.barattolo con spicchi d'aglio

Come conservare l’aglio fresco

Durante il periodo della raccolta l’aglio fresco è facilmente reperibile fresco nei banchi del fruttivendolo e del supermercato. A differenza dell’aglio secco, l’aglio fresco ha una durata più limitata ed è più soggetto a muffe e marciume. Per conservarlo al meglio è preferibile separare i singoli spicchi (così da limitare la propagazione di eventuale marciume) e conservarli nel frigorifero (in un contenitore ben aerato) nel cassetto della frutta e verdura.

Come congelare l’aglio

Considerato che i singoli spicchi, stoccati in un barattolo, si conservano tranquillamente più di un mese, personalmente non sento la necessità di congelare l’aglio. Nel caso tuttavia tu ne faccia un uso veramente sporadico, può tornarti utile sapere che l’aglio, al pari della cipolla, si può congelare. Sebbene non rappresenti un problema dal punto di vista della salute, è preferibile non congelare gli spicchi interi (che perderebbero di consistenza) ma preferire piuttosto il congelamento del trito (eventualmente mescolato al prezzemolo). In questo caso vai alla guida su come congelare il trito per il soffritto.

Come conservare l’aglio in polvere (o scaglie)

Sebbene il classico spicchio sia imbattibile, l’aglio in polvere risulta molto utile come “rub” in moltissime preparazioni al barbecue (ad esempio queste sovracosce di pollo con pelle croccante); ecco perché ne ho sempre un barattolo in dispensa. Il prodotto non presenta particolari problemi di conservazione. E’ sufficiente rispettare la scadenza riportata nella confezione e aver cura di chiudere sempre il tappo del barattolo. Essendo appunto un prodotto “in polvere” è molto sensibile all’umidità e se il barattolo rimane aperto ti ritroverai con un blocco di aglio compatto e inutilizzabile.

Perchè non ti spiegherò come preparare l’aglio sott’olio

L’aglio sott’olio è un prodotto tipico di molte regioni del centro e sud Italia. Si tratta di una conserva alimentare e come tale va preparata con molte attenzioni. Non si tratta solamente di immergere l’aglio nell’olio ma va seguito un attento procedimento di acidificazione e cottura per scongiurare il rischio botulino. Personalmente non amo le conserve sott’olio fatte in casa in quanto il Clostridium botulinum è un batterio molto presente nel suolo e nei vegetali e basta ingerire una sola volta la tossina botulinica per lasciarci le penne. Per questo motivo (non voglio nessuno sulla coscienza) ti suggerisco di cercare altrove come preparare l’aglio sott’olio. Ti lascio però uno spunto di riflessione. In molte ricette che mi capita di leggere in rete noto che spesso (dopo aver cotto/acidificato la conserva e sanificato i barattoli dove conservarla) vengono aggiunti a crudo aromi come prezzemolo o alloro. Il Clostridium botulinum è ubiquitario e si può trovare anche sulle foglie di prezzemolo o alloro usate per aromatizzare le conserve. Non è sufficiente un semplice lavaggio per eliminarlo. Sei sicuro di voler rischiare?

9 risposte

  1. Vanda ha detto:

    Molto graditi i consigli e l’attenzione data al botulino nelle conserve casalinghe
    Molto istruttivo tutto ma dove trovo le ricette

    • Gianni ha detto:

      Se ti riferisci a ricette di conserve casalinghe non ne ho pubblicate. Sono infatti molto restio a farle (a parte la passata di pomodoro) in quanto a livello casalingo è molto difficile azzerare il rischio botulino.

  2. Lalla ha detto:

    Riguardo al botulino hai ragione, ma per quello che ne so non sopravvive all’acidità, ed di norma i sottolio subiscono tale procedimento, sono 40 anni che conservo ogni cosa con metodo casalingo e sono ancora qui…dirai che non significa nulla, è una volta che fà!… va bene rispetto le tue decisioni…comunque grazie per le tue ricette sane e gustose!

    • Gianni ha detto:

      Ciao Lalla, io sono diventato molto sensibile all’argomento dopo aver sposato una biologa che si occupa di analisi di alimenti che mi ha fatto notare molti comportamenti scorretti. Per quel che riguarda il botulino hai ragione a dire che è sensibile all’acidità (infatti le conserve di pomodoro che hanno un pH piuttosto basso solitamente non sono a rischio). Il problema sono i sott’oli di ortaggi non normalmente acidi. In quel caso vengono fatti bollire con acqua e aceto per abbassarne il pH. In linea teorica è molto corretto. In linea pratica però bisognerebbe prendere un campione della propria conserva e misurarne l’acidità reale (puoi anche usare una cartina tornasole, attenzione che la cartina è tossica quindi la devi usare solo in una piccola porzione della tua conserva). Se il pH è più basso di 4.5 si può stare abbastanza tranquilli, se invece è più alto vuol dire che il trattamento di acidificazione che hai fatto non è sufficiente ed è potenzialmente molto pericoloso. Appunto come dici tu può andarti bene per 40 anni ma basta un’unica volta per non poterlo più raccontare. Ad ogni modo sono appunto scelte personali 🙂 Grazie mille del commento e dei complimenti 🙂

  3. de vivo castrese ha detto:

    mi e piaciuta molto coplimenti ogni anno ne compro un decina di kili e li seguo sempre per paura che marciscono

  4. de vivo castrese ha detto:

    molti consigli per cnservare gli agli secchi per un anno a me interessa un solo consiglio cosi ci mettete in crisi di come conservalli visto che ogni anno a giugno ne compro sempre un deins di kg rispondete

    • Gianni ha detto:

      Buongiorno, scusi il ritardo ma ho passato il weekend lontano dal computer. Per quantità così grandi l’unico modo è tenerlo in trecce da appendere in luogo fresco e magari ventilato. L’aglio del nostro orto lo appendiamo appunto sotto una tettoia dove stocchiamo anche la legna.

  5. Rosaria Maria ha detto:

    Molto interessante

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