Crostini con salmone: il segreto è il burro montato!

I crostini con salmone sono un classico della cucina di Natale. Un finger food talmente di successo da rimanere invariato sin dagli anni 80. Con poche accortezze tuttavia gli si può dare quel qualcosa in più che merita questo antipasto evergreen!

Vai subito la ricetta stampabile o continua la lettura per le foto e per saperne di più su questo semplice finger food.

Crostini con salmone serviti su piatto di ardesia insieme a una ciotola di burro montato

Sono un figlio degli anni 80. Se penso alle feste di Natale della mia infanzia ho alcuni ricordi ben distinti. Uno fra tutti è il film Una poltrona per due. Ve la ricordate la scena in cui Dan Aykroyd, con un vestito da Babbo Natale sporco e trasandato, addenta sotto la pioggia un salmone affumicato rubato? Mi è sempre rimasta impressa quella scena. Probabilmente perché ogni anno, poco prima di vederla, mi rimpinzavo di crostini al salmone.

Il vassoio di tartine al salmone è sempre stato un grande classico delle tavole natalizie della mia famiglia. Il pesce affumicato avanzato poi veniva riproposto in tavola i giorni successivi nella pasta, solitamente farfalle.

Come si preparano i crostini con salmone

Dare qualcosa in più ad un antipasto così azzeccato è piuttosto difficile. Tuttavia qualcosa, senza snaturare la pietanza, si può fare. Per prima cosa bisogna partire dalla materia prima. Vi invito quindi a leggere la mia guida su come scegliere un buon salmone affumicato.

Scelto l’ingrediente principale passiamo al pane. Evitiamo il pane scuro di segale o il pane integrale. Il protagonista del piatto deve essere il salmone affumicato, dunque il pane deve essere il più neutro possibile. Io, molto banalmente, faccio tostare del comunissimo pane bianco da tramezzini.

Come condimento al salmone useremo solo 2 cose. Una macinata di pepe e qualche goccia di succo di limone, meglio se biologico (nel caso vogliate utilizzarne anche la buccia). E’ fondamentale per sgrassare il gusto del salmone.

Veniamo quindi alla nota cremosa. Scartiamo subito tutti i formaggi spalmabili o a pasta filata (qualcuno usa la mozzarella) e limitiamoci al semplice burro. Spendete qualcosina in più e compratene uno “da centrifuga”. Per renderlo più spalmabile, cremoso e leggero bisogna montarlo (vedi la ricetta del burro montato). Poi, come direbbe Carlo Cracco: se vuoi fare il figo usa… No, questa volta non usare lo scalogno, ma bensì lo zest del limone. Ne basta una piccola grattugiata da montare insieme al burro.

Tutto qui, non serve cercare accostamenti strani o azzardati. Le cose buone sono il più delle volte le più semplici!

Preparazione del burro montato utilizzando le fruste elettriche dentro una ciotola di vetro
Crostini con salmone serviti su piatto di ardesia
Tartine al salmone servite su piatto di ardesia

Ricetta 

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Crostini con salmone

Un classico antipasto delle feste, svecchiato grazie all’utilizzo del burro montato.
Piatto Antipasti
Cucina Italiana
Preparazione 15 minuti
Tempo totale 15 minuti

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Ingredienti

  • 4-5 fette pane da tramezzini
  • 150 g burro montato
  • 250 g salmone affumicato
  • 1 limone q.b.
  • pepe q.b.

Istruzioni

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  1. Dividere in 4 parti ogni fetta di pane da tramezzini. Tostare quindi in forno le fette ottenute 3 minuti per lato. Estrarre dal forno e lasciar raffreddare.
  2. Montare 150 g di burro con 60-80 g di acqua frizzante. A piacere aromatizzare con una grattugiata di zest del limone.
  3. Tagliare il salmone affumicato a fettine delle dimensioni dei crostini.
  4. Spalmare i crostini con il burro montato preparato in precedenza e ricoprirli con una fettina di salmone.
  5. Cospargere i crostini con un’abbondante macinata di pepe. Pochi minuti prima di servire in tavola aggiungere qualche goccia di limone sopra il salmone (non prima per non “cucinarlo”).
  6. Buon appetito!

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Note

Vedi anche la mia guida su come montare il burro.

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4 risposte

  1. giovanna ha detto:

    Anche Barzetti da ottimi consigli, le tartine sono sempre molto gradite

  2. Licia ha detto:

    Se scrivi buccia al posto di zest risulti meno ridicolo!

    • Gianni ha detto:

      Salve Licia, in realtà buccia e zest sono 2 cose distinte. Per buccia si intende sia la parte bianca (albedo) che la parte gialla (flavedo) della buccia del limone. In questo caso si utilizza solo la parte esterna colorata della buccia quindi se vogliamo restare sull’italiano si può scegliere se scrivere “parte esterna della buccia del limone” (troppo lungo), oppure flavedo (che è un termine non molto conosciuto). In alternativa si può semplicemente usare il termine zest che ormai nel 2019, dopo anni di programmi televisivi culinari, è stato sdoganato al grande pubblico. Buona giornata.

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