Coda di rospo alla griglia (o alla piastra)
La coda di rana pescatrice alla griglia, o alla piastra, è un classico delle grigliate miste di pesce della cucina veneta e veneziana.
Vai subito alla ricetta stampabile o continua la lettura per vedere le foto della preparazione e della cottura del pesce.
La rana pescatrice è un pesce di fondale dall’aspetto “spaventoso”. La testa di questo animale ha dimensioni sproporzionate rispetto al resto del corpo ed è irta di denti ed “aculei”. Contrariamente a quanto l’aspetto potrebbe farci pensare, le sue carni hanno un sapore molto delicato e sono quasi totalmente prive di lische. La rana pescatrice è comunemente chiamata coda di rospo e, in Italia, se ne mangia principalmente la coda. La testa è invece spesso utilizzata per la preparazione di fumetti.
A seconda delle dimensioni del pesce, le carni vengono spesso affettate in modo diverso. La coda degli esemplari più grandi viene solitamente tagliata a fette, mentre quella degli esemplari più piccoli viene cucinata intera.
Per le preparazioni alla piastra o alla griglia conviene acquistare la coda intera (o il tratto terminale di quella di un pesce di grandi dimensioni). Vediamo ora come prepararla.
NOTA: se non disponi di un barbecue o di una piastra in ghisa, sappi che la coda di rospo è ottima anche preparata al forno, guarda qui la ricetta!
Come si prepara la coda di rospo alla griglia
Il primo passo è la rimozione della pelle. Si tratta di un’operazione molto semplice da fare. E’ sufficiente afferrare un lembo di pelle (dal lato della testa) e tirare verso l’estremità della coda. La pelle verrà via in blocco in pochi istanti.
La fase successiva consiste nel filettare la coda. Il diametro, spesso importante, della coda della pescatrice rende la cottura piuttosto lunga da gestire. E’ quindi molto più comodo ottenere 2 filetti più sottili da ciascuna coda così da cuocerli con tempistiche più brevi.
Non temere, a differenza di altre specie ittiche, ricavare i filetti dalla coda di rospo è un’operazione molto semplice. La colonna vertebrale infatti è quasi completamente priva di lische. Sarà sufficiente appoggiare la lama di un coltello molto affilato lungo la lisca centrale della coda. Provvedi quindi ad incidere le carni avendo cura di mantenere la lama sempre a contatto con la spina dorsale del pesce.
Una volta ottenuti i filetti, asciugali bene e, a tua discrezione, provvedi ad ungerli leggermente con olio.
Per quel che riguarda la cottura, se utilizzi un barbecue ti consiglio l’acquisto di una graticola per pesce. Permetterà di girare il pesce sulla griglia senza pericolo che si attacchi. Se invece non possiedi un barbecue, o se semplicemente non vuoi sporcarlo per cucinare solamente un paio di pesci, allora ti consiglio di utilizzare una piastra in ghisa come la mia (vedi su Amazon). E’ molto versatile, non per niente io la utilizzo anche in barca per cuocere le orate alla griglia (gentilmente offerte dai pescatori del mio pontile).
La temperatura della piastra (o della griglia) deve essere piuttosto alta, tenendosi tuttavia lontani dal livello “fiamme dell’inferno”. Il tempo di cottura è variabile. Filetti di medie dimensioni come quelli da me fotografati necessitano di una cottura di circa 4-5 minuti per lato (girali una sola volta). Come sempre, quando si parla di pesce alla griglia, è importante “farsi l’occhio” ed impararare ad osservare come cambia il colore e la compattezza delle carni via via che la cottura prosegue. Se è la prima volta che ti cimenti in questa preparazione, puoi regolarti misurando la temperatura nel cuore dei filetti con un termometro a sonda. Quelli da me preparati avevano una temperatura al cuore di 60 °C nel punto più spesso e di 65 °C nella parte un po’ più sottile.
Una volta cotti i filetti non ti resta che impiattarli e cospargerli con un’emulsione di olio, aglio spremuto e prezzemolo tritato. Un po’ di rucola e pomodorini datterino tagliati a spicchi sono il contorno ideale per questo piatto. Buon appetito!
La ricetta stampabile
Rana pescatrice alla griglia
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Ingredienti
- 2 code di rospo
- 1 spicchio aglio
- prezzemolo tritato
- olio evo
Istruzioni
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- Levare la pelle alle code di rana pescatrice, quindi provvedere a filettarle.
- Portare la piastra di ghisa (o la griglia) ad una temperatura medio alta ed adagiarvi sopra i filetti di coda di rospo.
- Cucinare 4-5 minuti per lato fino a che la temperatura al cuore del filetto non sia compresa tra 60 e 65 °C.
- Impiattare e servire cospargendo i filetti con un’emulsione di olio evo, prezzemolo tritato e aglio spremuto. Buon appetito!
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Note
Le carni della rana pescatrice sono magre e ricche di proteine ad alto valore biologico, omega-3 e potassio. Tali caratteristiche le rendono adatte ad essere introdotte nella dieta degli sportivi e in quella delle donne in gravidanza. In quest’ultimo caso tuttavia andrebbero consumate con moderazione. Sebbene non siano ai livelli di pesce spada o tonno, le carni della coda di rospo potrebbero contenere un discreto quantitativo di mercurio. In altre parole, consumare rana pescatrice ogni tanto fa molto bene (anche per lo sviluppo del feto), farla diventare una costante della propria dieta è invece sconsigliabile.
Buonissima la rana pescatrice, uno dei miei pesci preferiti, ottimo anche in forno con patate e pomodorini!
Concordo, a casa la preparo molto spesso 🙂