Sgombro alla griglia – Mangiare bene spendendo poco
Lo sgombro alla griglia è un secondo piatto molto saporito a base di pesce povero. In pratica il detto “poca spesa tanta resa” applicato al mercato ittico.
La pesca alla traina (della domenica)
L’anno scorso, in preda ad una fase di acquisti compulsivi online, ho comprato un kit per pesca alla traina da pochi euro. Alla prima uscita in barca, fra gli sberleffi della dolce metà che era sicura che non avrei mai pescato nulla, ho calato la lenza a poppa. Neanche 5 minuti e l’affondatore mi ha segnalato l’abboccata. Dopo qualche attimo di incredulità generale, abbiamo recuperiamo la lenza ed è venuto a galla il pesce. Inconfondibile con il suo corpo lungo e affusolato e con le tigrature nella livrea grigio bluastra. Già mi immaginavo la sera a cucinare lo sgombro alla griglia da me procacciato (anzi propescato). Ironia della sorte, il pesce si è slamato quando ormai era in barca e non ho più catturato niente per tutto il resto della stagione.
Disavventure a parte, in questo periodo dell’anno, un paio di volte a settimana, sono solito cucinare il pesce nel barbecue. Cosa grigliare lo decide chi va in pescheria. La dolce metà solitamente torna a casa con i branzini o con le orate. Io invece il più delle volte compro sgombri (che fra l’altro sono perfetti per preparare il pesce al sale o lo sgombro al forno in porchetta) o cefali. Oltre alle considerazioni salutistiche (il pesce azzurro è preferibile), c’è una bella differenza nel portafoglio. Due branzini di discrete dimensioni ci costano infatti 15-20 euro contro i 5-8 euro del pesce azzurro. Un bel risparmio insomma!
NB:
- Il piatto di oggi l’ho servito con un contorno di asparagi grigliati. Vai alla ricetta per vedere come prepararli.
- Talvolta in pescheria si trovano sgombretti lunghi appena una decina di centimetri. Al pari di quelli con dimensioni maggiori, anche questi piccoli pesci rendono bene grigliati, ma vanno però cotti in modo diverso. Vai alla ricetta degli sgombretti alla griglia.
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Sgombro alla griglia
Questa specie ittica dà il meglio di sé nella cottura al barbecue. Un pesce povero dal sapore molto ricco.
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Ingredienti
Per il barbecue
- 2 sgombri di medie dimensioni
Per il condimento di accompagnamento
- 2 cucchiai prezzemolo tritato
- 1 spicchio aglio
- 4-5 cucchiai olio evo
- sale q.b.
- pepe q.b.
Istruzioni
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Eviscerare gli sgombri, lavarli e asciugarli bene con carta assorbente. Riporli in una graticola per pesce con apertura a libro.
Accendere e portare in temperatura il grill. Se usate un barbecue con coperchio configuratelo per una cottura indiretta con temperatura sul coperchio di circa 220 °C.
Riporre gli sgombri sopra la griglia del barbecue. NB: Non sopra le fiamme (se usate un barbecue a gas) o sopra le braci (se usate un barbecue a carbonella). Chiudere il coperchio.
Cuocere per circa 20-25 minuti con il coperchio chiuso. Quando manca poco al termine della cottura trasferire qualche minuto gli sgombri sopra le braci (o sopra le fiamme del barbecue a gas).
Impiattare e servire accompagnando il pesce con un condimento di accompagnamento e qualche verdura (ad esempio questi asparagi alla griglia)
Condimento di accompagnamento
Tritare molto finemente un mazzetto di prezzemolo. In una ciotola spremere con uno spremiaglio mezzo spicchio d’aglio.
Nella ciotola mescolare l’aglio con il trito di prezzemolo, un pizzico di sale e pepe a piacere. Coprire il tutto con olio evo.
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Note
I maccarelli (un altro modo in cui sono chiamati questi pesci) hanno una pelle molto sottile e delicata. Se non si presta attenzione è facile che gran parte della carne rimanga attaccata alla griglia.
Ecco 3 suggerimenti per la cottura di questa specie ittica nel barbecue:
- Investite qualche euro per comprare una graticola per pesce (vedi su Amazon) con chiusura a libro. Potrete così spostare i vostri pinnipedi senza correre il rischio che si attacchino.
- A seconda del periodo dell’anno, o della zona di pesca, gli sgombri potrebbero essere piuttosto grassi. Appena iniziano a cucinare il grasso si scioglie e cade sulle braci (o sulle fiamme) del vostro grill incendiandosi. Se avete un barbecue dotato di coperchio (come auspicabile), conviene configurarlo per una cottura indiretta. In pratica metterete il pesce in una posizione della griglia lontana dalle braci o dai bruciatori azzerando il rischio di bruciarlo. Dopo 20 minuti di cottura il pesce sarà per gran parte sgrassato e potrete eventualmente “scottarlo” in cottura diretta. Se non avete un barbecue dotato di coperchio la cottura si complica un po’. Dovrete infatti esser pronti a spostare il pesce nel caso di fiammate improvvise involontarie. Un motivo in più per comprarvi una graticola.
- Non cuocete troppo lo sgombro altrimenti le carni diventeranno stoppose. Il tempo di cottura varia a seconda delle dimensioni del pesce. Orientativamente i pesci di medie dimensioni si cucinano in circa 25 minuti. Alcuni segnali che gli sgombri sono pronti potrete comunque averli osservando la pelle. Quando questa inizia a rompersi e comincia a vedersi la carne sottostante il pesce è pronto.
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Ciao, mi trovi perfettamente daccordo, adoro il pesce azzurro, a parte la questione economica che non è indifferente,i benefici e anche il sapore non è da sottovalutare
GLi sgombri poi, col fatto che hanno una carne abbastanza grassa, secondo me sono nati per essere fatti alla griglia. Vediamo se quest’anno riesco a pescarne qualcuno 😀
W il pesce azzurro. Sullo sgombro grigliato io metto spesso mentre li cucino un trito di olive verdi e nere, prezzemolo e un filo d’olio. Sono una bontà!
Ma sai che con le olive non ho mai provato? Grazie mille dell’idea
Lo sgombro è uno delle cose più sottovalutate che ci siano… Lo scorso weekend paninazzo con sgombro arrostito sulla piastra di ghisa, pomodorini e provolone. Godurioso a dir poco! Buona giornata 😀
Bellissima l’idea di mettere lo sgombro ai ferri nel panino (magari anche con dei pomodorini confit), non mi era mai venuto in mente! Grazie del suggerimento 🙂
Ottime indicazioni, la provo questa sera.
Ottimo Luca, fammi sapere se ti è venuto bene 🙂